I
Primi piatti
I primi costituiscono, senza alcun dubbio, la parte più
importante della cucina tradizionale mantovana.
I
Tortelli di zucca, piatto tipico della vigilia di Natale,
sono diversissimi da quelli cremonesi e parmigiani. Il loro
gusto agrodolce viene dal ripieno di zucca, amaretti e mostarda
mantovana.
Gli Agnoli, in brodo o asciutti, con ripieno di carne, sono
il piatto tipico del pranzo di Natale. Affogati dentro il
brodo di cappone, vengono di solito annaffiati da un po' di
Lambrusco a creare il "bevr'n vin", il bere in vino
potremmo tradurre.
Il Risotto alla Pilota è diverso dagli altri risotti;
il riso è sgranato e condito con un pesto di maiale
e rosmarino. Viene servito nella caratteristica forma a montagna
(le dosi si fanno con una scodella), sormontata da una nevicata
di grana Padano.
Il Risotto con il Puntel, invece riprende la ricetta del primo,
ma è un piatto unico.
Il riso viene infatti servito non solo con il condimento di
maiale, ma accompagnato da una braciola di maiale.
I Bigoli con le sarde, spaghetti fatti al torchio e conditi
con le sarde, piatto povero
ma dal sapore forte e deciso: o si ama profondamente, o si
odia, non esistono vie di mezzo.
I Secondi
Anche se i primi sono l'anima della cucina mantovana, non
mancano tra i secondi le ricette tipiche ed i sapori caratteristici.
Lo
Stracotto d'Asino,accompagnato da polenta fresca o abbrustolita
sulle braci del focolare, da "pocciare".
Il luccio in salsa, o cosiddetto "squalo d'acqua dolce"
ha una carne squisita e delicata, perfetto per il venerdì
di magro.
Il lesso con la mostarda, piatto robusto, dove il grasso del
lesso si stempera nell'agrodolce della mostarda, che se fatta
a regola d'arte, con la giusta quantità di senape,
deve far lacrimare il commensale, commosso dalla sua celestiale
bontà.
Il Gras Pestà (grasso pestato); trattasi di lardo di
maiale praticamente puro, un'altro gradito compagno della
polenta.
Le Trippe da gustare nel brodo, abbastanza tradizionali in
Italia ma diffusissime nel mantovano.
Rane e Lumache erano facilmente reperibili nelle nostre campagne
e così massivamente cacciate, ma con il formarsi di
una coscienza ecologica, si è reso necessario in Lombardia
istituire leggi che vietano la cattura delle rane, limitandola
solo ad alcuni periodi dell'anno, per favorime la riproduzione.
Nel mantovano da secoli fanno parte della cultura culinaria
popolare, annoverati ormai tra i cibi rari e preziosi, sostitutivi
delle più pregiate carni di manzo o gallina, che venivano
riservate a non frequenti occasioni. Esse sono considerate
attualmente "bocconi da re" probabilmente perché
richiedono lunghe preparazioni.
I Dolci
Nella cucina mantovana sono una tentazione irresistibile,
data la ricchezza e la varietà che presentano.
La
Sbrisolona, unisce mandorle, farina gialla, uova e zucchero
in un cocktail esplosivo. Prende il nome dall'abitudine di
servirla in tavola e di sbriciolarla con un pugno. I pezzetti
si mangiano semplici o intinti nel vino bianco o nella grappa,
a mo' di cantucci toscani.
La Greca, pasta sfoglia ripiena di pasta alle mandorle e di
amaretti.
L' Helvetia, sembra un bersaglio da tirassegno con la sua
copertura a cerchi concentrici.
L' Anello di Monaco, un anello di pasta tipo panettone, con
marmellata di castagne
al suo interno e coronato di glassa.
La Torta Margherita, una torta soffice, asciutta e gustosa
partendo solo da uova, fecola di patate e zucchero, senza
lievito e senza burro che fino agli anni ' 60 veniva presentata
come il dolce delle feste.
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